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Il biologo marino è colui che osserva e studia l’ecosistema marino. Parte di questo ecosistema è costituito dai vari tipi di fondali e dalle loro caratteristiche. All’Isola del Giglio sono presenti principalmente due tipi di fondali: sabbioso e roccioso.

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SABBIOSO

Esternamente i fondali sabbiosi si presentano privi di vita ma, analizzando il terreno più in profondità, si trovano diversi organismi viventi che, se vivessero in superficie, sarebbero trascinati via dalle forti correnti e mangiati da eventuali predatori. E’ presente, però, un reticolo di tunnel che permette loro di salire di superficie per cibarsi.

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Tra queste forme di vita presenti nei fondali dell’isola, possiamo trovare:

  • La Stella Pettine Maggiore possiede la bocca rivolta verso il basso, la quale ha la funzione di captare gli organismi di cui si ciba. Questa stella ha la caratteristica di riuscire a mangiare prede di dimensioni molto più grandi di lei, attraverso un particolare processo: estroflette lo stomaco che avvolge la preda e che inizia secernere degli enzimi che la digeriscono esternamente; quando questa ha assunto delle dimensioni accettabili, lo stomaco la porta all’interno e finisce di digerirla.

 

  • Il Pesce Pettine presenta una forma sottile del corpo che gli consente di tuffarsi nella sabbia quando si sente in pericolo; 

 

 

  • Il Pesce Prete vive nascosto sotto la sabbia. Si ciba di organismi che si trovano nella colonna d’acqua superiore ai fondali e per questo ha sviluppato degli occhi sporgenti, spostati nella parte superiore della testa e una bocca rivolta verso l’alto per accorciare le distanze tra la bocca stessa e la sua preda;

 

  • Il Rombo si nasconde e si mimetizza sotto la sabbia grazie al suo colore e alla sua forma appiattita. Nasce in posizione verticale ma dopo 40 settimane circa si posa su un fianco e, di conseguenza, l’occhio rivolto verso il basso migra verso l’altro lato, non assumendo però una posizione perfettamente simmetrica ma leggermente storta.

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  • Il Cerianto è un organismo animale sessile, ovvero privo di movimento, che vive attaccato al substrato (fondale). Non potendosi nascondere o mimetizzare, questo organismo ha sviluppato una sua strategia di sopravvivenza: nella parte finale dei suoi lunghi tentacoli si trovano delle cellule specializzate che producono sostanze urticanti. Le cellule all’interno hanno un “sacchetto” contenente la sostanza tossica e, alla loro sommità, sono presenti dei flagelli che affiorano all’esterno del tentacolo e che hanno una funzione sensoriale. Quindi, tutte le volte che vengono sfiorati, il sacchetto all’interno si apre e viene letteralmente sparato fuori l’uncino che va a conficcarsi nella carne dell’organismo vivente che l’ha sfiorato. Subito dopo, l’uncino si apre in modo da ancorarsi e quindi non venire più via; a quel punto viene sparato il filamento che contiene la sostanza tossica.

 

  • La Prateria di Posidonia oceanica è l’insieme di una particolare pianta acquatica al cui interno vivono molti organismi animali e vegetali che in essa trovano nutrimento e protezione. Le sue folti e lunghe foglie fungono da filtro a microorganismi presenti nell’acqua, poco graditi da alcune specie che lì abitano. La Prateria è inoltre molto importante perché svolge diverse funzioni tra cui l’ossigenazione, la stabilizzazione dei fondali.

 

 

  • Infine sono presenti altri organismi come la Pinna comune, lo Scampo, la Stella Serpentina liscia e molti altri ancora.

 

ROCCIOSO

I fondali rocciosi sono principalmente formati da scogli che sono interamente ricoperti di vita. Possiamo trovare molte alghe di vario tipo, spugne e infine porifere e patelle, che sono organismi sessili. Sono presenti inoltre ricci di mare, stelle marine e grandi gruppi di gorgonie, le quali filtrano la corrente (atteggiamento passivo) trattenendo le sostanze nutritive e piccoli animali di cui si cibano, fra cui il plancton.

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Pesci e fondali marini

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